La ‘dolce attesa’ è un’esperienza estremamente profonda ed importante nella vita di un donna. Osservando l’armonia funzionale in gravidanza, durante il parto e l’allattamento, si può asserire che il legame prenatale, la comunicazione interiore tra madre e bambino, è la base primaria per la salute di entrambi e la chiave per un buon parto spontaneo. È anche l’elemento sul quale si giocano le fondamentali difficoltà ed ambivalenze nel divenire madre. La salute psicofisica della donna in gravidanza è, dunque, il perno attorno al quale poter costruire un intimo legame prenatale… un vitale rapporto tra mondo ‘interno’ e mondo ‘esterno’. In tutta la gravidanza ci sono alcuni momenti biologicamente sensibili al legame; ne è un esempio il primissimo dialogo biochimico tra madre e bambino che influisce il futuro andamento della gravidanza. Fin dal concepimento è il bambino a promuovere l’interazione con la madre: segnala la sua presenza all’ovaio e all’ipofisi materno provocando un cambiamento del corpo luteo e della produzione ormonale. Il bambino, quindi, modifica tutte le attività fisiologiche della madre, se ne prende letteralmente possesso, la ‘occupa’, la ‘usa’, la ‘modifica’, si fa spazio dentro di lei, inducendo spesso una reazione materna destabilizzante, a volte di crisi. Comunque, col proseguire della gravidanza la donna, per accogliere il bambino dentro di sé, reagisce (più o meno amorevolmente) adattandosi: cambiano i suoi gusti, la percezione degli odori, il ritmo sonno-veglia, il sistema immunitario, i ritmi comportamentali, la vita emozionale ed affettiva. In generale, i canali biologici propongono una modifica del comportamento materno nel senso del rallentamento e della ricettività per permettere al bambino di essere accolto ed annidarsi. Ciò che è più importante, ma spesso sottovalutato, è l’ascolto di sé e del bambino per favorire la consapevolezza e la crescita, è il processo di apertura interiore che porta la donna a contatto con l’intimo Sé. Aprirsi è Sentirsi. È, dunque, una grande opportunità per la donna in gravidanza avere uno spazio concreto in cui risvegliare la propria capacità di ascoltare se stessa, il proprio corpo, la propria mente, l’essere vivente che porta dentro. Lo star bene fisicamente e psicologicamente, oltre ad essere una condizione che ognuno deve a se stesso, lo è ancora di più in gravidanza dove la donna vive ansie, preoccupazioni, ‘tensioni’ e paure.
Gli esercizi di bioenergetica rappresentano, pertanto, una buona occasione per ritornare a Sé, in quanto volti a sciogliere le inevitabili tensioni muscolari, a rilassare la mente, a instaurare attraverso l’ascolto del respiro una comunicazione intima tra madre e figlio. Dal momento poi che gli esercizi stimolano il sistema immunitario e neurovegetativo rappresentano un’efficace azione di prevenzione e cura della salute del bambino. Nello specifico gli esercizi sono proposti secondo un ciclo energetico di ‘tensione-carica-scarica- distensione’, che rappresenta la pulsazione della vita in espansione e contrazione.
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Prevenire e promuovere il benessere psicofisico;
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Favorire la presa di coscienza delle proprie modificazioni psicocorporee;
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Provare piacere e gioia di vivere la gravidanza;
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Stimolare l’unione consapevole tra madre e figlio.
OBIETTIVI
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Approfondire la respirazione;
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Scaricare lo stress;
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Prevenire e curare ansia, depressione, disturbi psicosomatici;
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Esprimere assertività, dolore, paura;
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Favorire l’abbandono alla sessualità, dare maggiore elasticità a zona pelvica e bacino.
Durante le classi di esercizi di bioenergetica sarà possibile apprendere elementi di “pronto soccorso emozionale” per neonati in crisi e di “massaggio bioenergetico dolce” al fine di stimolare nel neonato e nella puerpera il piacere di unirsi e appartenersi… base di un riuscito attaccamento.